Fail better, fail again

Mi pare che quel poco che resta della sinistra italiana stia reagendo malissimo (cioè come sempre) alla nuova fase politica che si è aperta. Fatto fuori prima di subito uno dei pochi nomi presentabili che le restava, quello di Giuliano Pisapia (che con la stagione arancione a Milano ha rappresentato uno dei rarissimi esempi di una sinistra che governa, e bene, senza smettere di essere sinistra), mi pare si appresti ad affrontare il futuro alla solita maniera, quella dei capponi di Renzo.

E così, dopo aver fatto incazzare col precedente post gli amici renziani, con questo completo l’opera e faccio incazzare gli amici antirenziani. Poi mi sa che cambierò la testata del blog e metterò su questa (come monito a me stesso):

Così almeno l’incazzatura sarà soltanto mia.

3 pensieri su “Fail better, fail again

  1. ma Pisapia non va bene perché ha scelto di votare SI al referendum, o per cos’altro? Non vuole essere una discussione politica, chiedo il tuo parere solo perché, davvero, non capisco.

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    • Credo di sì, che per molti duri e puri del no e della sinistra-sinistra sia tipo un venduto, un fiancheggiatore di Renzi, un (ho sentito anche questo) “Alfano di sinistra”. Tanto per citare un maestro: continuiamo così, facciamoci del male…

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