Martedì prossimo, con Lidia Massari, avrò il piacere di conversare pubblicamente con Christian Raimo, che sarà a Recanati per presentare il suo libro Tutti i banchi sono uguali. Un libro prezioso, appassionato e militante, sull’uguaglianza (che non c’è) a scuola. Un’occasione per riflettere su dove sta andando la scuola italiana (e su possibili strade alternative). Insomma, ci vediamo martedì 21 alle 17.30 all’Auditorium del Campus L’Infinto di Recanati (in pieno centro, sotto il Chiostro di Sant’Agostino). Poi, prometto, qui ci calmiamo un po’ con l’organizzazione di incontri e seminari e ci prendiamo un po’ di tempo ter riflettere, pensare e scrivere.
Spesso si dice che la scuola deve servire per immettere i ragazzi nella società. Non è cosí: serve invece a immaginare una società che ancora non conosciamo. Spesso si dice che i ragazzi devono imparare a essere se stessi; devono invece imparare a diventare se stessi. Non bisogna isolare ciò che avviene in classe da ciò che avviene fuori, o peggio, rendere funzionale il lavoro in classe alle ideologie del mondo non scolastico. Quattro sono i fuochi centrali del discorso sull’educazione oggi: valutazione, qualità della formazione, rapporto tra mondo della scuola e del lavoro e infine uguaglianza. Temi legati da una visione politica nel senso pieno del termine: non si può parlare di scuola senza pensare alla cittadinanza del futuro. Occorre recuperare la centralità della scuola: di fronte alla crisi delle altre agenzie educative è rimasta il luogo dove esercitare l’uguaglianza. Uguaglianza che è il baluardo capace di resistere alle ideologie individualiste e all’elogio della competizione.