Segnalo un interessante articolo di Francesco Rocchi sul compito di italiano alle superiori (e sulle interrogazioni, anche), che dice tante cose che condivido, e che vengo rimuginando da anni.
Qualcuno – non riesco a ricordare chi – ha già parlato della “libertà di non avere un’opinione”, ed aveva ragione. Imporsi di prendere posizione senza avere una conoscenza profonda del motivo del dibattere significa affidarsi mani e piedi al pregiudizio e alla superficialità. Chiedere agli studenti di far proprio ciò, sia pure venendogli incontro con tracce che si presumono stimolanti, non è né corretto né bello. Senza contare che se ci si mette a giudicare le idee, si fa presto a passare oltre e a cominciare a giudicare le persone, cosa che è ancor meno corretta e meno bella.
(da Le parole e le cose)