C’è un problema enorme di selezione della classe dirigente. E non sto parlando del PD. Stavolta.
Ma seriamente: quando un movimento prima decide di candidare al parlamento chi non ha cariche amministrative locali (ovvero i meno esperti, o i trombati alle elezioni comunali), e poi stabilisce di fare delle primarie in cui per essere in posizione eleggibile bastano poche decine di voti in una specie di sondaggio on line, poi ci si stupisce se vengono fuori certi elementi o se per avere qualcuno da candidare tocca raccattare tra amici e parenti? (e al tutto si aggiungo anche tante poco chiare storie locali, come questa).
Questo è un problema enorme del Movimento 5 Stelle, e Grillo probabilmente lo sa. Ma soprattutto è un problema enorme per l’Italia.