Libri acquistati – Vittorio Sermoni, Se avessero; Eraldo Affinati, L’uomo del futuro; Pasolini e la pedagogia; Zagrebelsky, Senza adulti; Mari, Cento poesie d’amore a Ladyhawke; Sylvia Plath, La campana di vetro; Hemingway, Festa mobile;
Libri letti – Francesco Pecoraro, La vita in tempo di pace (2); Maria Eisenstein, Internata n. 6 (7, r); Marco Balzano, L’ultimo arrivato (15, r); Eraldo Affinati, L’uomo del futuro (22); Stefano Valenti, Rosso nella notte bianca (27); Vittorio Sermonti, Se avessero (…).
Libri da tenere sott’occhio – Javier Cércas, Il punto cieco; J.-P. Salazar, Parole armate; Francesco Ciabattoni, La citazione è sintomo d’amore; Paolo Di Paolo, Una storia quasi solo d’amore; Morin, un libro del 2015 sul futuro dell’insegnamento; Zerocalcare, Kobane calling.
Film visti – Un bacio di Ivan Cotroneo (Goldoni, 3); Remember di Atom Egoyan (Sabbatini, Cinema è bello, 7); Diabolik di Mario Bava (Cinelinguaggi, 14, solo prima parte); Histoire d’O (16); Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael (Sabbatini, Cinema è bello, 22)
Teatro e musica dal vivo – Die Landung-Lo sbarco (Porto San Giorgio, 10); Arditti String Quartet (Lauro Rossi, 11); Antigone (di A. Mingarelli, con Anahì Traversi, Borgo Ficana, 28);
Altro – Un’intervista fluviale a Francesco Pecoraro; un articolo anch’esso fluviale ma poco convincente sull’ISIS come rivoluzione (letto in italiano su Internazionale); la rivista Il reportage;
Titolo alternativo per questo post: “Io mi compro i libri per poi poterli NON leggere con tutta calma” (un post su facebook di Francesco Pecoraro, quando su facebook c’era Francesco Pecoraro).