La narrazione è un fenomeno universale (la letteratura di conseguenza lo è, anche se sarà opportuno distinguere tra la lunghissima evoluzione della narrazione, la pure lunga fase di letteratura orale, probabilmente millenaria, e la secolare vicenda della scrittura); inoltre la narrazione è un fenomeno invasivo. Anche la fiction lo è, tanto è vero che, sia pure in gradi e forme diverse, può essere estesa agli animali non-umani e ad altri ominidi. Jonathan Gottschall, uno dei protagonisti del Literary Darwinism, in un suo recente e brillante libro, non a caso intitolato The Storytelling Animal(L’istinto di narrare, 2012) ha ricordato che, tra libri, televisione, musica, sogni, ricordi, performance sportive, pubblicità, discorsi della politica e delle religioni, ogni singolo rappresentante della specie Homo Sapiens passa la quasi totalità del tempo a propria disposizione, nella veglia come nel sonno, immerso nelle storie.