Il giorno della memoria. Corta. Distorta. Tradita.

Credo che qualcuno abbia fatto confusione, magari perché col suo governo si è adoperato a ingarbugliare la matassa della semantica memoriale (che cosa si fa oggi, si ricorda o si tiene sveglia la memoria? boh), trasformando quello che doveva essere un momento di dolorosa riflessione in un’arma politica.

Credo che qualcuno abbia fatto confusione, e sentendo che oggi era il Giorno della Memoria ha pensato che fosse l’occasione per onorare la memoria – appunto – di un suo modello politico-culturale, di esaltare un momento decisivo della nostra storia nazionale, ovvero di applicare il proprio interessato pressappochismo storico-politico alla giustificazione della pagina più nera della nostra storia recente.

Credo che qualcuno abbia fatto una grossissima confusione, e abbia pensato che le celebrazioni del Giorno della Memoria potessero essere una buona occasione per raschiare il fondo del barile elettorale, ovvero: per racimolare qualche voto dalle parti di Forza Nuova e CasaPound. Ma non sarà facile: per certe cose sono professionisti, quelli.

Qui il video (da sky).

Piccola postilla: lo statista in questione, di fatto, dice che l’Italia, per paura che la Germania vincesse, ha pensato bene di allearsi con il nazismo. Un interessante squarcio sui principi che hanno ispirato la politica estera italiana nei tanti anni di governo dello statista medesimo. Non che ci fosse bisogno di ulteriore conferma, peraltro…

PS: io, che avevo deciso di non fare come tutti, e di lasciare agli altri l’inevitabile ennesimo contributo sul dovere di ricordare, ho finito per farne due, di post.

8 pensieri su “Il giorno della memoria. Corta. Distorta. Tradita.

  1. io, più banale e rozzo, mi limito a pensare che sia la solita trovata per attirare su di sé l’attenzione, cosa che gli riesce sempre e gli porta sempre consensi senza, ormai purtroppo lo si è visto, fargliene perdere mai. Certo, uno si chiede come fare a ignorarlo, quando le spara così grosse. Ma è proprio che le spara grosse appunto per non essere ignorato; da qualche giorno era un po’ fuori fuoco, anche perché c’era il pd sulla graticola, oggi si è rifatto vivo.

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  2. Poverino, straparla, è stanco (e infatti dopo aver detto le sue scemenze si è appisolato – pagherei cifre grosse per conoscere i pensieri della signora Monti, che gli sedeva accanto); del resto cosa si pretende da uno che, come mentore in fatto di storia patria recente, ha Dell’Utri?

    Postilla: se il PD ha scelto Gianna Nannini (il pezzo non l’ho sentito, quindi non giudico), penso che l’ultimo singolo di Vasco Rossi sia proprio tagliato su misura per il nostro omino:

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  3. due puntualizzazioni:
    1. volevo dire che il pezzo di Vasco Rossi mi sembra tagliato su misura per la campagna elettorale dell’omino;
    2. alle scemenze storiche ribatte, tra gli altri, uno che (mi rivolgo al padrone di casa e a Chelidon) abbiamo conosciuto anche noi

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  4. 1) Se intendo bene il tuo pensiero, Kel, vuol dire che il PD deve essere ben contento di aver avuto le prime pagine per la vicenda MPS in questi giorni, visto che almeno s’è parlato di lui e non di B. Intendo bene? Secondo questa logica, domattina Bersani dovrebbe, non so, rapinare una gioielleria, così avrebbe le prime pagine garantite per settimane.
    2) Vero quel che dici sul brano, Giallo. Però anche Bersani ci deve aver fatto un pensierino, a guardare la faccia che fa qui:

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  5. Grazie per la segnalazione dell’intervista a Sabbatucci, Giallo: è molto bella, ci riconosco la solita precisione e nettezza di uno storico che sa di cosa parla, quella che apprezzavo tanto a lezione. Adgnosco veteris vestigia flammae

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  6. dunque, la cosa un po’ mi turba, perché tocca postulare una differenza antropologica fra gli elettori pd e quelli pdl; però, chiaro che la minima ombra o polemica sul pd gli fa perdere voti, mentre il casino intorno a b gli porta sempre, o di riffa o di raffa, consenso; forse per la sua natura di “prodotto” elettorale, per le caratteristiche del suo elettorato potenziale, non so, però mi sembra sia così. Tenendo conto poi che, comunque, un conto è essere più o meno presuntamente implicati in questioni di fallimenti di banche, altro proferire opinioni, per quanto ignoranti e cretine, e comunque non rifiutate – ho idea – da un buon 30-40% degli italiani, e certo non dal proprio elettorato di riferimento, direi.

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  7. Temo che tu abbia ragione, Kel: sulla prima parte, perché mentre quelli di là non si scandalizzano per nulla, noi stiamo sempre a fare il contropelo a tutto; sulla seconda, perché proprio ora sto discutendo su facebook con una ventenne (istruita, peraltro) che sostiene che, sì vabbe’, forse Berlusconi ha esagerato un po’, però è vero che cmq dei gulag non se ne parla mai…

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