In questi giorni, in cui se guardi i TG, o leggi i numeri del contagio, sembra tutto nero, succedono, come sempre nel mondo, anche cose bellissime. Nel cerchio dei miei amici vecchi e nuovi sono ad esempio nati un bimbo e una bimba, che sfidando la superstizione (ma che ne sanno loro di superstizione?) sono venuti al mondo rispettivamente venerdì 13 e martedì 17 marzo. Il babbo di lei, per regalo, le ha scritto questa poesia, e mi ha dato l’autorizzazione a condividerla con chi legge questa rubrichetta.
Eccoti al mondo
– ti parrà un po’ impaurito –
è un posto bello, il più bello
di tutti.
Che Dio ti benedica,
Margherita.
Sei la tigna, la vita.
Poesia di Roberto Contu (chi vuole un po’ conoscerlo può ascoltare questo, dal minuto 40 circa), inedita.
Foto di mio padre.