Segnalo una lucida e impeccabile analisi politica di Paolo Cosseddu, in arte Popolino.
Si parla di come il leader (o aspirante tale) del centrosinistra non possa in alcun modo prescindere dal “corpaccione” di militanti del Partito Democratico, perché – semplicemente – quella è la massa critica che incarna e realizza (nel senso che rende reale) una certa politica; e mentre il voto d’opinione dopo le primarie (così come dopo le elezioni) scompare, il militante resta lì, a tener aperte le sedi, a fare politica sul territorio, a presidiare un’appartenenza e una serie di valori.
Si spiega anche come questa attenzione al “corpaccione” sia la cosa che più è mancata (ma forse non poteva essere che così) a Matteo Renzi in questa campagna.
Si dà anche, a mio avviso, un importante consiglio a chi voglia in futuro candidarsi a leader del PD.
Come ha già dichiarato di voler fare, al prossimo congresso, un caro un amico di Paolo, Pippo.
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