Premessa numero uno. Sono un ex iscritto del Partito Democratico, lontanissimo dalla cultura e dalla prassi politica dell’attuale segretario e primo ministro. Uno che voterà No al referendum prossimo venturo. Questo post parla di PD e riforma costituzionale, e sarà dunque il post di un ex militante abbastanza confuso e afflitto.
Premessa numero due. Sono un iscritto all’ANPI, ed ho localmente anche qualche modestissimo incarico nell’associazione. L’ANPI ha preso una posizione sul referendum che è anche la mia, ma nonostante questo il rapporto fra ANPI e referendum non mi piace. Questo post parla di ANPI e riforma costituzionale, e sarà dunque il post di un iscritto decisamente confuso e afflitto.
Premessa numero tre. Sono stato per molto tempo un sostenitore dell’azione politica di Pippo Civati, e credo anche di aver pagato una decina di euro per iscrivermi come socio fondatore a Possibile, l’ultima sua avventura politica, più che altro come forma di incoraggiamento. Questo post parla di Giulio Cavalli (che per me è poco più di un nome ma che su wikipidia è presentato come militante di Possibile) che attacca Laura Puppato, una delle persone che con più convinzione aveva sostenuto Civati alle primarie PD, però poi a differenza di Civati e di Cavalli (e di me) ha deciso di rimanere nel partito. Dunque questo sarà il posto di un (ex?) civatiano (parola che oggi non credo abbia più alcun senso) estremamente confuso e profondamente afflitto.
I fatti sono noti: l’ANPI di Montebelluna ha rifiutato la tessera a Laura Puppato perché quest’ultima sostiene e rivendica il Sì ad una riforma costituzionale in cui crede e che ha contribuito a promuovere. Chi rifiuta di rinnovarle la tessera dice: non ci si può iscrivere all’ANPI se non se ne condividono le posizioni. Continua a leggere