Oggi andiamo di stravaganza: inquietantissime foto di uomini e iene in giro per l’Africa, scattate da un fotografo sudafricano il cui sito è quasi vuoto, se si eccettuano un paio di foto (una è un suo ritratto) altrettanto perturbanti.
Oggi andiamo di stravaganza: inquietantissime foto di uomini e iene in giro per l’Africa, scattate da un fotografo sudafricano il cui sito è quasi vuoto, se si eccettuano un paio di foto (una è un suo ritratto) altrettanto perturbanti.
La Quebrada de Humauaca
Storia & storie nelle Marche è una rivista annuale arrivata al suo terzo numero, uscito qualche mese fa, che raccoglie fra tante cose interessanti (qui l’indice) una mia piccola nota su una bella mostra fotografica che c’è stata lo scorso anno a Macerata, dove parlo di un antenato del dottor Stranamore, dei rischi e delle opportunità delle celebrazioni storiche, e all’importanza di “ricordare ancora una volta quanto la normalità e le grandi torsioni della storia possano essere fra loro inaspettatamente vicine”.
[…]Tu giovane, in quel maggio in cui l’erroreera ancora vita, in quel maggio italianoche alla vita aggiungeva almeno ardore,quanto meno sventato e impuramente sanodei nostri padri – non padre, ma umilefratello – già con la tua magra manodelineavi l’ideale che illumina(ma non per noi: tu, morto, e noimorti ugualmente, con te, nell’umidogiardino) questo silenzio. Non puoi,lo vedi?, che riposare in questo sitoestraneo, ancora confinato. […]
Nel settantacinquesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. E anche PPP ci ha lasciato ormai da troppo tempo.
Postilla: leggo ora questa frase postata su facebook da Roberto Saviano: “Volete trovare il fuoco? Ricercatelo nella cenere.” Ne è autore Moshe-Leib di Sasov, che non so chi sia. Ma mi pare che la frase ci stia.