Cronache terrestri

Domani comincia il terzo anno di un progetto letterario e teatrale promosso dall’Istituto Storico di Macerata che ho la fortuna di coordinare insieme ad Antonio Mingarelli, di cui sono protagonisti le ragazze e i ragazzi del liceo “Galilei Galilei” di Macerata. L’abbiamo chiamato Cronache terrestri, perché vorremmo che letteratura e teatro non siano qualcosa di astratto, lontano dall’esperienza, ma un modo concreto di tenere lo sguardo aperto e consapevole sulle cose della vita e del mondo.

Quest’anno, dopo Fenoglio e Tasso, il nostro corpo a corpo sarà con il capolavoro di Giovanni Verga, e sarà una sfida, come sempre, bella perché apparentemente difficilissima, quasi impossibile. Ma anche questa volta l’energia e il talento dei ragazzi ci stupirà senz’altro.

Per trovare la carica giusta per iniziare, sono andato a recuperare i materiali degli scorsi anni; per chi volesse, due assaggi qui di seguito.

Due o tre cose che ho imparato dal teatro (finora)

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Come si è capito dagli ultimi post, negli ultimi giorni sono stato molto preso dalla conclusione del laboratorio teatrale sulla Gerusalemme Liberata di cui sono stati protagonisti i ragazzi dello scientifico di Macerata. Purtroppo io non ho mai fatto teatro in prima persona, la prima e l’ultima esperienza di attore credo sia stata in una recita in prima media, quando facevo Ulisse nella scena dell’incontro con Nausicaa, e visto che di Barbara, la compagna di classe che interpretava la figlia del re dei Feaci, ero anche un po’ innamorato, non so nemmeno se si possa dire che in quell’occasione io abbia veramente recitato. Comunque, poi la vita mi ha dato l’occasione di avvicinare questo mondo, da insegnante, organizzatore e responsabile di laboratori, e pian piano (grazie soprattutto all’amicizia e al “sodalizio” con Antonio Mingarelli) mi sono ritrovato a fare anche un po’ da sceneggiatore, un po’ da aiuto regista, sempre più “dentro” il meccanismo e sempre però anche con l’amara sensazione – di fronte ai ragazzi che andavano in scena – di essere “della razza di chi rimane a terra”. E, devo dire, ho imparato proprio tanto da queste esperienze, e mi sono innamorato di questo mondo, di un amore forte come solo certi amori impossibili possono essere. Continua a leggere

Istantanee

Sono le foto (grazie, Giovanni Di Girolamo, per averle scattate) delle prove dello spettacolo Gerusalemme liberata. Frammenti da una storia di guerra e d’amore, che andrà in scena nel cortile di Palazzo Buonaccorsi sabato prossimo, 14 maggio, a partire dalle 20.30.

Altre info qui e qui

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